Un percorso quello massa frese che è partito dalle testimonianze archeologiche dell'alimentazione in Magna Grecia passando dalle produzioni olivicole e vitivinicole in età medievale, fino ad arrivare ai giorni nostri. Testimonianze racchiuse in scrigni come il palazzo della cultura e le scuderie del castello che ospitano il museo storico-archeologico della civiltà dell'olio e del vino.
Nelle sale sono esposti gli attrezzi utilizzati per pesare l'olio e il vino, gli antichi strumenti per la produzione olearia e vinicola ed anche la strumentazione dell'ultimo "carradore", il costruttore di carretti da trasporto di Massafra. Nell'ultima sala sono presenti corredi femminili della fine del XIX secolo, attrezzi lignei per la realizzazione di tessuti ed una collezione di ceramiche grottaglsi e laertine da mensa e dà fuoco.
Nella piazza dei Santi Medici produttori locali e alcune massaie hanno accolto i componenti dell'esplorazione Lucrezia Santoro e Vincenzo Signorello per presentare loro le particolarità enogastronomiche della nostra terra. In piazza l'associazione culturale "La Durlindana" ha curato l'allestimento di una postazione con le spezie e le erbe tipiche del nostro territorio. Obiettivo finale di Leadermed è realizzare un geoblog, un sistema di dati e di conoscenza ad impianto geografico senza confini sulla dieta mediterranea.
L'esportazione ha visto il coinvolgimento diretto delle persone e delle comunità per condividere le storie del cibo, attraverso le ricette delle famiglie, la musica e i racconti legati al cibo. Abbiamo ascoltato Lucrezia Santoro. Dieta e sana alimentazione ma anche ritorno alle tradizioni del passato, l'impegno del Gal è sempre attivo. Mimmo Giannotta, rappresentante del Gruppo di azione locale. Parlare di Massafra significa soprattutto parlare di particolarità naturalistiche e paesaggistiche.
Il gruppo di esplorazione, infatti, ha fatto tappa anche nella suggestiva Gravina visitando il santuario della Madonna della Scala e le grotte presenti in zona. La giornata è stata fortemente voluta anche dall'amministrazione comunale di Massafra e dal vicesindaco Antonio Viesti. Ad accogliere il gruppo esplorativo anche un gruppo di musiche e danze popolari che ha presentato le pizzichi, tammorriate e tarantelle tipiche dell'area tarantina. Un modo diverso di narrare la storia per recuperare un senso di appartenenza al territorio.
Federica D'Onghia